Italo Valenti, Xil et Numana, Acquerello, 1995
“Amo il rosso vermiglio, il verde smeraldo, il giallo della farfalla quando vola allegra nel giardino. Amo il gatto di casa tutto nero. Vorrei passare ancora intere giornate sdraiato sull’erba, vagabondare per i colli Berici e scendere verso Vicenza color mattone languido, laggiù, nella pianura. Fu in queste corse e in queste sieste in riva ai fiumi sassosi, dove vivono i pesci sorridenti, che io ho vissuto i primi anni della gioventù. Ed è stato così tutto talmente irripetibile, che ancor oggi mi pare vivere sempre di più legato a questo cordone ombelicale della memoria. La presenza costante di questo lungo sogno mi permette di vivere lavorando.”
Testo di Italo Valenti