2010 – Collage.

Villa dei Cedri, Bellinzona

COLLAGE. UNA POETICA DEL FRAMMENTO
a cura di Matteo Bianchi

Scrivere sul collage – per frammenti: in corrispondenza al carattere del linguaggio che si declina nella sua varietà. Scrivere in relazione alla sua lingua e al suo stile, alle sue figure.
È difficile tracciare un ritratto del collage – modello di soluzioni impreviste – che si esprime per frammenti oltre il criterio dell’unità dell’opera; come oltre la trama compiuta del romanzo tradizionale si apriva la forma poetica del verso libero che sospende la rima nel frammento. Prelude il collage un’idea latente che ne svela intento e movente.
Come il trompe l’oeil, che sembra fatto per sognare e invita al dialogo fra illusione e realtà: un effetto speciale che abita le vecchie stampe dell’Ottocento. Intenti e prove di collage appaiono in atlanti, carte, panorami, manifesti: immagini legate al viaggio, al turismo e alla pubblicità, nelle quali si registrano soluzioni grafiche forti – come l’inserto delle lettere. Si fa ricorso alla stampa e alla fotografia. Si scrivono parole & figure.

COLLAGE. UNA POETICA DEL FRAMMENTO
MUSEO CIVICO VILLA DEI CEDRI
28 MARZO — 27 GIUGNO 2010

Jean Arp . Jean Bazaine . Christian Bonnefoi . Enrico Della Torre . Alberto Magnelli . Wilfrid Moser . Louise Nevelson . Flavio Paolucci . Italo Valenti . Jan Voss
A un anno di distanza dalla mostra sul tema Arte & Natura: una relazione infinita, si delinea il progetto di un’esposizione sulla lingua del collage.
Una forma espressiva antica e moderna, che si rinnova attraverso le regole di montaggio dell’opera d’arte e la varietà nella scelta dei materiali. Il collage — latente o manifesto — accoglie nel tempo funzioni diverse, dalla poesia al messaggio promozionale e si esprime per frammenti.